Gestire un team di persone, organizzare il lavoro, definire i ruoli e le responsabilità sono tutte attività che vengono troppo spesso date per scontate, soprattutto nelle aziende medio-piccole.
Questo succede ancor di più quando l’azienda è in una fase di crescita molto rapida, dove le attività operative si accumulano e cresce la pressione quotidiana sull’imprenditore e le figure già presenti in azienda. Tuttavia, è proprio in questi periodi di crescita che si prendono, per pura necessità, le decisioni più importanti in termini di creazione e sviluppo del team aziendale e di ristrutturazione organizzativa.
Come evitare di commettere errori? Di seguito cinque preziosi consigli.
1. Differenziare gli organi di governo
In una piccola o media azienda, succede spesso che l’imprenditore venga riconosciuto come “capo” dell’impresa. Nessuno si preoccupa di differenziare la definizione delle linee guida strategiche e il controllo dell’azienda dalle attività di direzione operativa, ad esempio. Questa confusione è però sbagliata e non supporta l’impresa né nei momenti di difficoltà né nei momenti di forte crescita.
È necessario invece creare una strategia di corporate governance, dando vita o rinforzando il ruolo del Consiglio di Amministrazione e strutturando una Direzione Operativa che si componga del management aziendale.
Differenziare gli organi di governo non è solo una questione formale, ma fa sì che siano ben chiari i ruoli e che sia più semplice monitorare performance e risultati.
2. Gestire al meglio la fase di recruiting
Se l’azienda è in espansione, ovviamente potrebbe essere necessario assumere nuove risorse. Come farlo? La fase di recruiting è davvero molto delicata e, se non si hanno già internamente le competenze interne per gestire questo processo, si rischia di assumere le persone sbagliate o nel momento sbagliato, con impatti negativi sul team aziendale.
Vi sono in questi casi varie possibilità: si può scegliere di affidarsi ad un’azienda specializzata in recruiting e/o si possono strutturare dei periodi di prova, finalizzati proprio a cercare quella persona con cui si crei, lavorativamente parlando, del feeling. Ciò che è certo è che - prima di iniziare il processo e prendere qualsiasi decisione su come gestirlo - l’azienda dovrà avere ben chiaro, nei dettagli, quale figura sta cercando, quali saranno le sue attività e quali le competenze desiderate.
3. Strutturare ruoli e responsabilità
Da chi è composto il team aziendale? O meglio, quali sono i sotto-team, gli organi, che insieme dirigono e guidano un’azienda? Le risposte a queste domande non sempre sono chiare per tutti gli imprenditori; in alcuni casi si possono non avere chiare neanche le principali funzioni di un’azienda né come queste devono interagire tra loro.
In una fase di rapida crescita dell’impresa, non è raro che si necessiti inoltre di ampliare alcune aree dell’azienda più di altre. In questo caso, è fondamentale che l’imprenditore ascolti le esigenze dei dirigenti di ogni linea di business, in modo da muoversi in maniera intelligente.
Inoltre, nonostante le aziende non siano più contesti estremamente gerarchici com’era un tempo, per ogni progetto o area funzionale è importante che sia ben chiaro chi è il responsabile, sia in termini di budget sia in termini di risultati. In alcuni casi, questa responsabilità può trasformarsi anche in una parte variabile di incentivo sul suo stipendio, in modo che possa essere lui stesso il primo fautore di un miglioramento delle performance di business.
4. Creare team specifici per specifici progetti
C’è quel progetto innovativo a cui si vorrebbe lavorare, ci sono delle persone sparse nei vari dipartimenti dell’azienda con le competenze giuste, ma come metterle insieme? Senza paura, è cosa buona e giusta creare dei gruppi di competenze, mettere insieme persone e ruoli differenti, magari per parte del loro tempo in azienda, in modo da portare avanti uno specifico progetto in un tempo definito.
Si parla in questi casi di virtual team o di team cross-funzionali, modalità per così dire provvisorie e in alcuni casi sperimentali, estremamente efficaci per concludere un lavoro senza stravolgere l’organizzazione dell’azienda. Nessuna reticenza dunque: le persone coinvolte si sentiranno apprezzate e valorizzate per le loro skill.
5. Imparare a delegare
Tutto ciò che è stato detto finora sarebbe inutile, senza un prerequisito fondamentale: l’imprenditore deve conoscere e saper interpretare l’arte di delegare. Per farlo, deve sapersi fidare di altre persone, perlomeno dei collaboratori di lungo corso, che rappresentano il fulcro e la spina dorsale dell’intero team aziendale.