Gestire la crescita aziendale: 5 azioni per uscire dall'emergenza e stabilizzare la tua PMI

La crescita aziendale è un momento tanto esaltante quanto impegnativo per qualsiasi imprenditore. La situazione sembra sfuggire di mano: bisogna affidarsi ai collaboratori e delegare ma non si sa come e con quali strumenti di controllo, i clienti hanno continue nuove richieste, manca perfino il tempo di pensare.

In certi casi sembrerà una vera e propria esplosione. Non disperiamo: in questo articolo vedremo cinque consigli per uscire dall’emergenza e gestire la crescita di una PMI evitando di impazzire.

1. Selezionare i clienti

Imparare a dire “no” e a selezionare i clienti è il primo passo da fare per affrontare una crescita aziendale diventata tumultuosa come un fiume in piena. Metti in secondo piano quelli poco redditizi, che spesso consumano più risorse di quello che si ricava da loro, e le persone problematiche che non sanno quello che vogliono.

L’ideale è avere una clientela con delle necessità perfettamente in linea col tipo di prodotto o servizio che si vuole vendere. In questo modo non solo si risparmia tempo, ma si sfruttano anche i vantaggi del passaparola positivo che questo tipo di cliente può innescare, con benefici sul fatturato.

2. Applicare il diagramma di Eisenhower nella pianificazione dell’attività

Il diagramma di Eisenhower per le priorità si rivela particolarmente utile in situazioni di crescita aziendale repentina perché permette di valutare l’effettiva importanza e urgenza delle cose da fare. Il metodo si basa sulla constatazione che ciò che è urgente spesso non è importante, e viceversa.

Separando urgente da non urgente e importante da non importante si ottengono 4 situazioni tipo:

  • azione urgente e importante: non delegabile, da fare immediatamente (crisi);
  • azione urgente ma non importante: da fare, ma delegabile ad altri (inganno);
  • azione importante ma non urgente: da fare in un secondo momento. Va pianificata (qualità);
  • azione non importante e non urgente: è un’azione superflua, da non fare (spreco).

Classificando gli impegni della giornata secondo il diagramma di Eisenhower diventa quindi possibile eliminare gli sprechi e delegare le azioni non importanti, concentrandosi su quello che è realmente critico e indifferibile e ottimizzando il poco tempo che si ha a disposizione.

 

Sei consapevole dei punti di forza e di debolezza della tua azienda? Scoprili compilando il nostro questionario di autovalutazione

 

3. Privilegiare le linee di business che realmente contribuiscono alla crescita aziendale

In una PMI, crescere vuol dire innanzitutto standardizzare prodotti e processi. Il primo passo da fare è concentrarsi su quelle linee che effettivamente generano la maggior parte della redditività aziendale (almeno il 60/70% del fatturato) e abbandonare le altre, in modo da risparmiare tempo e risorse.

Scoprirai che la perdita di fatturato legato alla dismissione delle linee di produzione sacrificate è ampiamente compensata dalla crescita che si ottiene con quelle più remunerative e promettenti.

4. Inserire e attuare il controllo di gestione anche nella PMI

Corrette metodologie di controllo di gestione sono fondamentali non solo per un’ordinata conduzione degli affari, ma anche per attrarre nuovi soci e investitori e ottenere prestiti bancari. Se si deve affrontare una rapida crescita in una PMI è quindi necessario cominciare a introdurre questi strumenti quanto prima.

Il controllo di gestione presuppone tre attività:

  • una contabilità analitica per centro di costo e di profitto, che consente di conoscere in ogni istante i costi e i ricavi di ogni singolo processo aziendale;
  • una gestione basata sulla programmazione degli obiettivi attesi, dei tempi e delle risorse necessarie per perseguirli;
  • L’attuazione di un sistema basato sulla attribuzione di budget ai vari responsabili operativi che dovranno rendicontare periodicamente come hanno utilizzato le risorse con appositi rapporti.

5. Utilizzare l’analisi SWOT per gestire la crescita aziendale

L’analisi SWOT è uno strumento molto conosciuto dalle organizzazioni di ogni tipo che può rivelarsi il vero punto di forza di un imprenditore capace e competente.

In sostanza, ogni volta che bisogna prendere una decisione in merito a un progetto o azione rilevante, si ci deve fermare a valutare:

  • punti di forza dell’azienda, idea o progetto;
  • punti di debolezza;
  • le opportunità offerte dall’ambiente e dal contesto;
  • le minacce.

In questo modo si eliminano alla radice le idee di business non remunerative, e ci si focalizza sulle reali priorità dell’azienda.

La crescita aziendale non è certo facile da gestire. Utilizzando questi strumenti, tuttavia, si scoprirà che il processo diventa molto più semplice e governabile.

New call-to-action