Digitalizzazione nelle PMI: vantaggi e come adottarla

By 23 ottobre 2018 Crescita aziendale

Cloud, Big Data Analytics, IoT, Intelligenza Artificiale: queste sono solo alcune delle parole che identificano i principali trend digitali del momento. 

Spesso, per un imprenditore proprietario di una piccola o media impresa, questi concetti rimangono lontani, slegati dalla propria operatività quotidiana.Un’operatività in cui si fa ancora un uso massiccio della carta, tendono ad essere utilizzati solo i software più semplici e non si fa uso del web o degli smartphone per interagire con i clienti.

Come tradurre i grandi trend di cambiamento globali in digitalizzazione nelle PMI? Sono davvero così numerosi i vantaggi?

I vantaggi in termini di efficienza

Avvalersi delle tecnologie digitali per migliorare i propri processi interni è una delle principali strade da intraprendere per innovare la propria PMI. Nel caso, ad esempio, di un’azienda manifatturiera, ciò può significare investire in sensoristica avanzata, che permetta di tenere sotto controllo tutte le fasi del processo produttivo, facilitandone il controllo anche da remoto ed esplorando le potenzialità derivanti dalla raccolta e l’analisi dei dati.

Ma anche in aziende appartenenti ad altri settori, quali commercio o servizi, le tecnologie digitali possono apportare benefici interessanti, facilitando enormemente gli scambi di informazioni, riducendo o addirittura eliminando il lavoro di data entry ed evitando errori umani.

La digitalizzazione nelle PMI può essere anche un modo per rendere i dipendenti più motivati: ad esempio, grazie alle tecnologie che consentono l'adozione dello smart working, è possibile facilitare lo svolgimento del lavoro da remoto. Inoltre, l'automatizzazione di alcune azioni permette di sgravare le persone da compiti ripetitivi così che possano dedicarsi ad attività a maggior valore aggiunto.

Per ciò che riguarda i ruoli manageriali, la dematerializzazione delle informazioni e quindi gli investimenti in digitale permettono di conoscere meglio i processi aziendali, identificando problematiche e punti di forza.

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I vantaggi d’immagine e nella relazione con il cliente

Tutti noi siamo sempre più abituati ad effettuare determinate operazioni semplicemente davanti al nostro PC o al nostro smartphone. Si pensi ad esempio agli ecommerce, a tutte le volte in cui prenotiamo un biglietto aereo oppure alle operazioni bancarie. Una piccola o media impresa che non permetta ai propri clienti di compiere con modalità moderne tutti questi passaggi vedrebbe sicuramente ridotta la propria quota di mercato, nonostante continui ad offrire prodotti di sicura qualità o abbia una lunga tradizione alle spalle.

L’innovazione digitale è d’obbligo per offrire ai consumatori ciò che oggi richiedono e, di conseguenza, farsi trovare pronti comporterà degli immediati guadagni reputazionali e d’immagine. Oggi più che mai i clienti vogliono flessibilità e comodità, ma non solo. Anche l’attenzione all’ambiente è un tema sempre più sentito, per fare un esempio. Le nuove tecnologie possono entrare a supporto anche della sostenibilità ambientale.

Come diventare digitali: un progetto strutturato

Ma qual è l’approccio giusto per modernizzare i propri processi e aumentare la quota di “digitale” nella propria azienda? Sicuramente è necessario allestire un progetto strutturato, magari avvalendosi del supporto, in un primo periodo, di professionisti qualificati.

Il primo passo è valutare la situazione AS-IS, ovvero il livello di maturità digitale dell’azienda prima del progetto di cambiamento. In secondo luogo, sarà necessario costruire una strategia ad hoc, dove dovranno essere coinvolti il più possibile manager e collaboratori. Il timing è fondamentale: bisogna fissare delle scadenze per degli “sprint” innovativi, ma anche far passare, tra un cambiamento e l’altro, il giusto tempo di adattamento dei processi in azienda.

Va sottolineato che la strategia per la digitalizzazione nelle PMI non può rimanere slegata dalla strategia complessiva dell’azienda: innovazione digitale non significa partire dall’acquisto di nuove soluzioni tecnologiche, ma comprendere come la tecnologia può entrare e modificare radicalmente i processi.

Un passo dopo l’altro, sguardo al futuro

Una strategia di digitalizzazione nelle PMI che sia effettivamente funzionante non parte da grandi investimenti tecnologici, né tantomeno da stravolgimenti nel proprio modello di business. Si parte da un caso d’uso, ovvero si cerca di identificare come la tecnologia potrebbe modificare un determinato processo, coinvolgendo in questo momento i vari responsabili dei processi in azienda. Si cerca di compiere un passo dopo l’altro, evitando cambiamenti troppo radicali.

Ciò che conta, però, è avere lo sguardo rivolto al futuro: definire degli obiettivi di medio-lungo termine (almeno 2-3 anni), sapere qual è la direzione strategica e da lì far derivare le scelte operative, intrecciando la strategia di innovazione tecnologica e digitale con la più ampia mission dell’azienda.

 

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